Cronaca

A 90 anni sventa la truffa e fa scuola di prevenzione

Non è caduta nel tranello, ed è riuscita anche a far arrestare l’uomo che le si era presentato alla porta. A 90 anni è testimonial dell' anti-truffa

Dall’inizio dell’anno le forze di polizia sono intervenute diverse volte nel capoluogo toscano che non è rimasto indenne dal fenomeno delle truffe che dopo la pandemia sta ormai nuovamente dilagando su tutta la Penisola.

Informare le persone equivale a metterle in guardia e, in qualche caso, a fornire gli strumenti per sventare una truffa e, perché no, fermare definitivamente questi criminali. Affermazione che trova conferma in un caso avvenuto nelle scorse settimane a Firenze dove una signora di quasi 90 anni, non solo non è caduta nel tranello del falso avvocato, ma è riuscita anche a far arrestare l’uomo che le si era presentato alla porta.

La donna, che per motivi di opportunità, ha scelto di restare anonima, ieri pomeriggio ha voluto portare la sua preziosa testimonianza al Centro Età Libera, raccontando la sua storia di fronte ad un centinaio di persone. All’evento, organizzato dalla direzione del Centro prima di un concerto corale, hanno partecipato anche i due agenti delle volanti della Questura di Firenze che al tempo eseguirono l’arresto.

La signora ha ribadito di aver riconosciuto per tempo il tentativo di raggiro proprio grazie alla campagna di informazione curata negli anni dalle Forze di Polizia e che ha trovato sempre ampio spazio su giornali, trasmissioni televisive e siti web. I poliziotti hanno sottolineato ancora una volta il loro impegno, invitando sempre a chiamare il numero d’emergenza anche al minimo sospetto.

Quella del cosiddetto falso avvocato è la truffa più usata per raggirare i cittadini più anziani “suo figlio - o sua figlia - ha causato un incidente e rischia il carcere se non paga una cospicua somma di denaro in contanti o in oro” una delle frasi che le vittime, tutte anziane e quasi mai scelte a caso, si sentono dire al telefono di casa da uno sconosciuto. Dopo aver generato un forte stato di shock, il sedicente falso principe del foro chiede una bella somma di denaro o il corrispettivo in gioielli per tirare fuori dai guai il parente. La vittima viene poi intrattenuta alla cornetta in modo da dissuaderla dal telefonare per verificare la storiella e, passati pochi istanti, si presenta alla porta uno pseudo collaboratore dell’avvocato a ritirare soldi per poi allontanarsi facendo perdere le tracce. La persona si rende conto solo dopo di essere stata raggirata, spesso con devastanti conseguenze psicologiche tanto che molti di questi crimini non verrebbero nemmeno denunciati per vergogna