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Il sindaco auspica lo sconfinamento per la spesa

Il primo cittadino di Fiesole ha sottolineato le criticità della chiusura dei confini comunali per il contenimento dell'epidemia da Coronavirus

Il sindaco di Fiesole, Anna Ravoni, ha risposto sui social alle tante richieste giunte dai concittadini preoccupati di non potersi recare in altri comuni per l'approvvigionamento dei beni alimentari. Una necessità quella degli spostamenti fisici dettata anche dalla scarsa copertura e disponibilità delle consegne a domicilio che abbiamo già evidenziato in un articolo su Toscanamedianews.

"Il nuovo Decreto e l'interpretazione che ne ha dato la nostra Prefettura, prevede restrizioni anche per le distanze da casa che dobbiamo tenere. In particolare quelle su dove possiamo andare a fare la spesa di generi alimentari e farmaceutici, restringendo al territorio comunale questi spostamenti. In una videoconferenza fatta ieri mattina con tutti i sindaci della Città Metropolitana, abbiamo fatto presente la difficoltà di applicazione di questa norma per i nostri Comuni" ha spiegato Ravoni.

Nel dettaglio il caso di Fiesole: "Abbiamo problemi per la Valle dell'Arno in quanto la struttura della Coop è molto ridotta e i negozi alimentari sono molto pochi. Buona, invece, la situazione delle farmacie, poiché ce ne sono due nei paesi principali. Per Pian di San Bartolo che, ha un piccolo negozio di alimentari, non ha farmacia e, in ogni caso, per arrivare a Fiesole, deve passare da un tratto di strada del Comune di Firenze. Per Maiano e la zona di Via Viani, da cui si arriva a Fiesole solo attraverso Firenze. Per la Valle del Mugnone perché se il negozio Coop dovesse essere il punto di riferimento per tutto il Comune, la situazione potrebbe implodere. Anche perché, nella stessa piazza dove c'è il negozio Coop c'è anche la farmacia e, quindi, le distanze difficilmente potrebbero essere rispettate".

"Non siamo l'unico Comune, ovviamente, ad avere questi problemi e, quindi, crediamo che chiudere le barrire al confine comunale sia veramente sbagliato e impossibile da attuare. Aspettiamo, quindi, un chiarimento dal Governo e dalla Prefettura che speriamo possa consentire di "sconfinare" per approvvigionarsi di beni alimentari e farmaceutici avendo ben chiaro lo spirito del Decreto e, quindi, nessuno chiede di attraversare Firenze e andare ai grandi negozi della zona di Campi Bisenzio Sesto Fiorentino o Calenzano, ma chiediamo solo di utilizzare il buon senso, indispensabile soprattutto in situazioni di emergenza" ha concluso il sindaco.