Attualità

Festival dei diritti umani a Firenze

Un viaggio dedicato alle guerre e alla pace che diventa itinerante con varie tappe tra le città di Milano, Bologna, Firenze e Roma

 A Firenze, l’appuntamento è per l’8 maggio all’Auditorium di Sant’Apollonia dalle 9.30 alle 13.00 con testimonianze, foto e documentari. “La guerra in casa” questo l'evento organizzato in collaborazione con Cospe onlus e con il patrocinio della Regione Toscana, rientra nella sezione EDU del Festival, una speciale sezione dedicata per gli studenti ma aperta a tutti.
Pensata come un mix di interventi e linguaggi che stimolano conoscenza ed emozioni, la giornata intreccia più linguaggi dal documentario giornalistico alla testimonianza, dalle buone pratiche di chi in contesti di conflitti lavora per la costruzione della pace, fino al reportage fotografico.

A Firenze si parlerà di Siria con Abdulrahman Almawwas, portavoce dei Caschi Bianchi siriani un gruppo di soccorritori per la difesa dei civili i cui è stato co-fondatore nel 2013, che spiegherà cosa vuol dire combattere in una città abitata da migliaia di civili come Aleppo e Giorgio Beretta, analista di OPAL, Osservatorio permanente sul commercio delle armi leggere, per parlare della dimensione sociale del conflitto a partire dall’uso delle armi private, e delle attività quotidiane della Cittadella Pace La Rondine, un’organizzazione che si impegna per la riduzione dei conflitti armati nel mondo e la diffusione della propria metodologia per la trasformazione creativa del conflitto in ogni contesto. Saranno due studenti dell’associazione a parlarcene.

Il collettivo fotografico fiorentino Terra Project presenterà il reportage “Kosovo e Uranio impoverito” e due proiezioni: “Iraq: Dying for Mosul di Bernard Genier” (Svizzera, 2017, 24′) in collaborazione con DIG Award e “I will always be Maha” di Mohammed Sawwaf (Palestina 2017, 10’ | v.o. sott.) in collaborazione con Terra di Tutti Film Festival.