Cronaca

Estorsioni e violenza "Paga o bruciamo tutto"

Soltanto donne nel mirino di tre pregiudicati arrestati dalla polizia per truffa, lesioni ed estorsioni ai danni di titolari di bar e tabaccherie

Gli arresti domiciliari sono stati disposti dal gip di Firenze nei confronti di Salvatore e Giovanni Schiavone, padre e figlio di 60 e 32 anni, originari della provincia di Salerno, e Ignazio Minervini, 44enne di Bari, pregiudicato, che operava sotto falsa identità. 

La vicenda ha avuto inizio nel dicembre 2013 quando gli indagati si sono accordati con la titolare di un negozio bar tabacchi nel quartiere dell'Isolotto per costituire una società, impegnandosi a rilevare, successivamente, le quote di maggioranza. Al momento della stipula dell'atto la donna è stata, tuttavia, convinta a sottoscrivere un contratto d'affitto a favore di una prestanome già titolare di un'altra attività, rimasta anche questa successivamente truffata. 

 I problemi per le titolari del bar, madre e figlia, sono cominciati immediatamente. Infatti, gli indagati non solo non pagavano il canone mensile ma, quotidianamente, prelevavano gli incassi con ripetute minacce e aggressioni nei confronti delle titolari e di un giovane dipendente dello stesso esercizio. Nel bar, al fine di controllare l'attività delle vittime, era stata imposta la costante presenza di un 'guardaspalle' degli Schiavone. 

La gravità della situazione costringeva le donne a chiedere la risoluzione del contratto d'affitto, per la quale gli estorsori richiedevano alle malcapitate la somma di 120.000 euro, anche per evitare il fallimento. La Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile ha puntualmente ricostruito le diverse fasi della complessa vicenda consentendo alla procura di Firenze di richiedere ed ottenere l'emissione delle misure cautelari. Contestualmente, sempre nel capoluogo fiorentino sono state eseguite diverse perquisizioni presso alcuni esercizi commerciali riconducibili agli indagati.