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Effetto Jobs act, gli artigiani assumono di nuovo

Secondo la Cna fiorentina 1370 imprese artigiane hanno già fatto domanda per stabilizzare o assumere ex novo 300 persone: "Gli incentivi fanno gola"

Editoria, servizi per la cura della persona, meccanica di precisione, moda. Sono questi i settori produttivi in cui nelle prossime settimane gli imprenditori ricominceranno ad assumere, almeno per quanto riguarda l'artigianato. 

La Cna fiorentina ha verificato che 1370 imprese, che già danno lavoro a circa 6200 persone, hanno fatto domanda per beneficiare degli sgravi fiscali previsti dal Jobs act per chi stabilizza i propri dipendenti precari, piuttosto che per le nuove assunzioni. In generale secondo la Cna, dovrebbero essere 300 i nuovi contratti a tutele crescenti nel mondo dell'artigianato. 

Merito dell'azione del governo secondo Franco Vichi, direttore generale della Cna di Firenze. "I provvedimenti del Governo - ha detto Vichi -, seppur ancora incompleti, introducono di per sé una cultura di maggiore rispetto ed equità verso le nuove generazioni, finora emarginate dal mercato del lavoro. Questi primi dati devono farci riflettere e portarci sempre di più verso un cammino di riforme e di politiche moderne di flessibilità che incoraggi a investire nelle risorse umane".

Secondo Vichi la rivoluzione portata avanti da Renzi riguarda la concessione stessa del lavoro. "Oggi più che mai - ha detto il direttore generale della Cna -, serve un nuovo lavoro con al centro le persone, fatto di elevate conoscenze e competenze, profondamente diverso e mutevole. Un’idea di lavoro che oramai supera la difesa del “posto” e del “mercato”, nella convinzione che la miglior “tutela” per i lavoratori, stia in un continuo aumento di competenze e professionalità".

Da qui la richiesta di Vichi al governo di concentrare i prossimi sforzi sulla formazione dei lavoratori.