La Carmen che non muore andata in scena al teatro fiorentino del Maggio ha suscitato polemiche, anche politiche, partendo dal tweet di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d'Italia, che ha consegnato un fantomatico "Premio Idiozia del giorno al sindaco di Firenze Dario Nardella che, da Presidente del Maggio Musicale, appoggia la scelta di cambiare il finale della Carmen di Bizet", o da registi che dicono che è un nonsenso, come Pizzi, ma anche per Gian Marco Centinaio, capo gruppo della Lega Nord al Senato, è stata una "scelta scellerata". Critiche arrivano anche da sinistra: "Nardella dovrebbe occuparsi di ben altro e che semmai il Maggio dovrebbe pensare a cambiare il presidente", ha detto il capogruppo di Sì Toscana a Sinistra al Consiglio regionale Toscano, Tommaso Fattori.
"Mi pare che la polemica sia andata un tantino sopra le righe" ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, "Hanno abboccato un sacco di giornalisti - ha aggiunto, a margine dell''apertura di Pitti Uomo - infatti abbiamo il sold out alla Carmen e abbiamo dato un'immagine italiana e internazionale al nostro teatro. Non potevamo aspettarci di meglio: un sacco di giornalisti ''pescioloni'' hanno abboccato - ha osservato, sorridendo e facendo una battuta - quindi direi una grande operazione".
In generale, ha detto Nardella, "non siamo così ingenui da pensare che si debbano cambiare tutte le favolette e tutte le opere della lirica. Mi dispiace che questo aspetto non sia stato compreso perché il problema del femminicidio, della violenza sulle donne, è una cosa molto seria: in Italia ogni tre giorni muore una donna per violenza".