Non è una novità assoluta, visto che un provvedimento simile è già stato adottato dagli atenei di Catania, Torino, Milano, Padova, Verona, Bologna, Bari, Napoli e Urbino, ma si tratta comunque di una svolta epocale, la prima in Toscana.
Ci sono voluti 8 mesi da quando la lista Sinistra Universitaria-UDU ha proposto l'introduzione del doppio libretto a quando il Senato accademico ha votato il provvedimento, ma in questo modo si è raggiunta l'unanimità.
Il provvedimento entrerà in vigore dal prossimo anno accademico e in sostanza consiste nella possibilità per lo studente che sta seguendo un percorso di cambio di sesso, di fare richiesta e ottenere un secondo libretto universitario con un nuovo nome corrispondente al genere cui si sente di appartenere.
La matricola resta la stessa, mentre verrà creato "alias elettronico" per l'utilizzo dei servizi online, un nuovo indirizzo di posta elettronica e una nuova tessera per l'utilizzo dei servizi bibliotecari dell'Ateneo.