Cronaca

"Di Martino confessò l'uccisione di Irene"

Lo scrive il gip di Firenze nell'ordinanza con cui dispone il carcere l'uomo che lo rivelo' anche ad una vicina e ad un compagno di cella

Davide Di Martino parlò con una vicina pochi giorni dopo la scomparsa di Irene Focardi, ed avrebbe affermato che "Irene era morta", che "aveva cercato inutilmente di rianimarla" e che "il fatto era successo un paio di giorni prima", devono essere ritenute "una confessione stragiudiziale".

Ascoltato dagli investigatori, Di Martino giustificò poi le sue frasi dicendo: "E' morta dentro di me, anche se tuttora ne sono innamorato". 

Per il gip, questa spiegazione "non convince" ed è da ritenere "falsa". "Quando Di Martino parla di morte - spiega il gip - si riferisce alla morte fisica e alla disperazione per il gesto compiuto, verosimilmente nell'ambito del burrascoso rapporto di coppia sfuggito di mano, lo ha portato ad annegare la sua disperazione nell'alcol, che però, assunto in maniera incontrollata, gli ha fatto fare affermazioni a loro volta incontrollate e, alla resa dei conti, veritiere".

Intanto continuano le indagini e ci sarebbero dei nuovi indizi contro De Martino, la polizia è tornata nella sua abitazione ed ha sequestrato dei vestiti oltre a federe di colore rosso compatibili con un lenzuolo trovato a pochi metri dal corpo di Irene Focardi. Nel lenzuolo sarebbero state trovate delle larve forse compatibili con quelle trovate sul corpo della vittima. Adesso gli investigatori dovranno capire se lenzuolo e federe facciano parte dello stesso set.

Mentre era recluso nel penitenziario di Sollicciano tra marzo ed agosto 2014, riferendosi a Irene Focardi, Davide Di Martino disse al compagno di cella che "l'avrebbe voluta ammazzare per averlo mandato in carcere, a suo dire, innocente". Di Martino era recluso proprio per maltrattamneti su Irene Forcardi

 "L'affermazione, che in una situazione ordinaria lascia il tempo che trova - continua il gip - assume un riflesso del tutto particolare alla luce degli avvenimenti successivi e alla luce della personalità assolutamente violenta di Di Martino".