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Detenuti insegnano ad usare la tessera sanitaria

Da lunedì 3 detenuti in regime di semilibertà telefoneranno ai cittadini per promuovere l'attivazione e l'utilizzo della carta sanitaria elettronica

I tre detenuti, che stanno scontando la pena nei penitenziari Gozzini e Sollicciano, sono seguiti costantemente da un tutor della cooperativa sociale Ulisse, da anni impegnata nell'inserimento lavorativo di persone svantaggiate e in progetti di recupero in ambito carcerario.

Il progetto che ruota intorno alla promozione della tessera sanitaria si chiama Panacea, è finanziato dalla Regione Toscana, durerà un anno e prevede 17-18 mila telefonate. 

Prima di iniziare il servizio, i detenuti hanno seguito un corso di formazione organizzato dalla società che fornisce il supporto tecnologico necessario ad effettuare le chiamate dalla sede della cooperativa Ulisse. 

I risultati raggiunti fra gli utenti saranno monitorati e messi a disposizione dell’Azienda sanitaria di Firenze per valutare l’effettivo miglior utilizzo della tessera sanitaria elettronica.

Gran parte dei cittadini infatti non sa che la tessera fornisce il codice fiscale, dà accesso alle prestazioni sanitarie nazionali e all’assistenza medica in ambito comunitario. E che, con un computer dotato di lettore smart card fornito presso gli sportelli della Asl, si può accedere al sito della Regione Toscana per verificare l’archivio dei propri dati sanitari personali, come per esempio i referti degli esami o l’acquisto di farmaci, per consultare il fascicolo sanitario elettronico, per compilare l’autocertificazione della propria posizione economica e l’eventuale esenzione dal ticket nonché, attraverso il sito della Asl 10, per prenotare o disdire esami, visite e cambiare on line il proprio medico di base.