Cronaca

Dà fuoco al letto e scappa da psichiatria

E' successo al servizio psichiatrico di diagnosi e cura dell'ospedale Santa Maria Nuova dove un detenuto ricoverato ha incendiato un materasso

Approfittando del caos seguito al dilagare del fumo, è riuscito a fuggire lasciando l’ospedale.

Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco e gli agenti della squadra mobile. Altri due pazienti anch’essi ricoverati nel reparto di psichiatria sono stati trasferiti in un’altra struttura di accoglienza dei servizi di salute mentale dell’azienda sanitaria di Firenze, in quanto le stanze dell'ospedale fiorentino sono rimaste inagibili a causa del fumo.  

Il pronto intervento prima della squadra antincendio presente sempre all’interno dell’ospedale e poi dei vigili del fuoco ha consentito di circoscrivere le fiamme che, a un primo esame, non hanno intaccato le strutture murarie e non si sono estese ad altri locali.

Il paziente, un 49enne di Grosseto, fino a pochi giorni fa ospite della struttura di accoglienza psichiatrica Le Querce nelle vicinanze di Sollicciano, era stato ricoverato nel reparto di Santa Maria Nuova per sottoporsi a cure ed accertamenti. 

Ha appiccato il fuoco una prima volta nel corso della notte, fortunatamente subito circoscritto dalla vigilanza interna che ha anche chiamato sul posto la polizia, e una seconda volta, con maggior successo questa mattina.

L'uomo era stato arrestato nel marzo del 2013 a Bologna per aver ferito con un coltello il fratello in un taxi. Secondo quanto emerso all'epoca, l'uomo, ferì al collo, in modo non grave, il fratello, suo tutore, poiché convinto che volesse sottrargli la pensione d'invalidità. Poi tenne in ostaggio il tassista, costringendolo a lunghi giri lungo le strade dell'Appennino Emiliano per far perdere le proprie tracce. Quindi provò anche a rubare l'auto, ma poco dopo fu rintracciato e arrestato dai carabinieri.

Appena eseguiti gli accertamenti sui danni, che non appaiono a un primo esame consistenti, il reparto verrà ripristinato nell’arco di pochi giorni. Nel frattempo i ricoveri vengono effettuati nei servizi psichiatrici di diagnosi e cura (Spdc) dell’Annunziata, di Torregalli e delle Oblate.