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Covid, prorogata la chiusura del Vespucci

L'attività è già sospesa dallo scorso 14 marzo per la razionalizzazione del sistema aeroportuale durante l'emergenza per l'epidemia da coronavirus

L'Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, ha informato che la chiusura degli aeroporti è stata prorogata fino al 3 aprile 2020, in applicazione del decreto del 24 marzo 2020 emanato dal Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti di concerto con il Ministro della Salute, con il quale è stato prorogato il decreto ministeriale del 12 marzo 2020 che prevedeva lo stop temporaneo di alcuni scali nazionali tra i quali l'Amerigo Vespucci di Firenze a Peretola.

La sospensione ha l’obiettivo di razionalizzare il sistema nazionale del trasporto aereo nelle prossime settimane, in relazione al diffondersi dell’emergenza Covid-19.

Ecco cosa prevedeva la disposizione prorogata: "Devono garantire l’operatività aeroportuale senza limitazioni le società di gestione degli aeroporti inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto: Ancona, Bari, Bologna, Cagliari, Catania, Genova, Lamezia Terme, Lampedusa, Milano Malpensa, Napoli Capodichino, Palermo, Pantelleria, Pescara, Pisa, Roma Fiumicino, Torino, Venezia Tessera Tessera e Roma Ciampino per i soli voli di stato, trasporti organi, canadair e servizi emergenziali. Le società di gestione degli aeroporti non inclusi nell’art. 2 comma 1 del decreto, Milano Linate, Bergamo Orio al Serio, Verona, Firenze, Roma Ciampino, Reggio Calabria, Brindisi, Trieste e Treviso limiteranno la propria operatività a partire dal 14 marzo 2020. In tutti gli aeroporti verranno comunque garantite alcune attività tra cui le esigenze operative di voli cargo e posta, nonché di voli di Stato, di Enti di Stato, di emergenza sanitaria o di emergenza di altro tipo. Anche gli aeroporti di sola aviazione privata dovranno limitare la propria attività in analogia a quanto previsto per gli aeroporti non inclusi 2 comma 1 del decreto, a partire dal 14 marzo 2020".