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​Covid-19, da Firenze più latte a lunga scadenza

L’emergenza Coronavirus non ha fermato la filiera del latte con un migliaio di addetti ma sono cambiate le richieste dalla ristorazione alle famiglie

La Centrale del Latte della Toscana riceve la materia prima da una sessantina di stalle che ogni giorno conferiscono il proprio latte alla Centrale in via dell’Olmatello. Mukki ha un quinto del personale al lavoro da casa; in Centrale lavorano solo le persone indispensabili alla produzione degli alimenti. 

Dall'azienda è stato reso noto che "La catena di rifornimento non ha subito intoppi, ma sono cambiate le esigenze dei consumatori e di conseguenza le richieste. Il blocco della ristorazione, dei bar e delle pasticcerie è per noi un grande problema, in quanto normalmente riforniamo moltissime realtà del settore. Nel commercio al dettaglio, come è facile intuire, abbiamo registrato un aumento della richiesta dei prodotti che hanno una scadenza più lunga, in funzione delle scorte che le famiglie provvedono a fare”.

“Ringrazio tutti i lavoratori di Mukki per l’impegno che stanno mettendo in questi giorni per garantire la produzione e l’approvvigionamento di un bene primario come il latte e i prodotti derivati - ha detto l’assessore alle partecipate Federico Gianassi - L’alta professionalità dell’azienda, le tecniche adottate per la sicurezza dei lavoratori e dei dipendenti e l’elevata qualità dei prodotti sono per tutta la città motivo di grande orgoglio”.

“Attenti alla sicurezza e alle norme igieniche come siamo - ha raccontato il direttore generale Marco Massaccesi - i provvedimenti che abbiamo adottato in questa emergenza sono rivolti al distanziamento degli operatori e ad un controllo ancora più stringente su tutti i processi e le attività che si svolgono all’interno dello stabilimento. Il venti per cento circa di noi sta effettuando smart working – prosegue Massaccesi. Da tempo ci siamo attrezzati per lavorare a distanza, sfruttando le tecnologie che abbiamo a disposizione; questo ci ha fatto trovare pronti al momento della necessità. E’ motivo di soddisfazione vedere che il senso di responsabilità di chi lavora nella produzione abbia portato a non registrare fenomeni di assenteismo. In Mukki c’è un grande attaccamento al lavoro e siamo consapevoli che gli alimenti che produciamo sono ancor più importanti per le fasce della popolazione di cui avere maggiore cura, come i bambini e gli anziani. Stiamo ricevendo attestati di apprezzamento dalle istituzioni e dagli esercenti, tanto dai negozi di vicinato quanto dai supermercati e questo ci ripaga degli sforzi quotidiani”.