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Corone di fiori per il funerale del Maggio

I 50 lavoratori che saranno assorbiti dalla Ales hanno ricevuto le lettere di mobilità e temono per il loro futuro, ma la legge è dalla loro parte

Una delegazione di una ventina di lavoratori del Maggio Musicale si è presentata, guidata dalla Cgil, sotto Palazzo Vecchio nel giorno del consiglio comunale per invitare le istituzioni a farsi carico del loro futuro. Dopo aver ricevuto le lettere di messa in mobilità infatti i 50 dipendenti del Maggio sono in tensione visto che nessuna comunicazione è arrivata loro dall'Ales, la società del ministero dei Beni culturali che dovrebbe riassorbirli. 

I lavoratori sono stati ricevuti dall'assessore al Lavoro, Federico Gianassi, cui hanno consegnato le corone di fiori a simboleggiare il funerale del Maggio. "Chiediamo - ha spiegato Silvano Ghisolfi della Cgil - che nell' ambito di questa procedura, siano ridotte le eccedenze, alla luce delle attuali esigenze del teatro. E vogliamo che, come è previsto dalla legge, siano coinvolti in questa decisione anche gli enti locali". 

Non solo "L'idea, profilata dai vertici del teatro, di smantellare definitivamente il corpo di ballo - spiega ancora Ghisolfi - l'esternalizzazione tentata nei mesi scorsi, com'era prevedibile, ha fallito, e adesso se ne persegue l'abolizione totale. Un'operazione alla quale siamo assolutamente contrari".

Rassicurazioni sono arrivate dallo stesso Gianassi che ha assicurato che l'amministrazione monitorerà la vicenda, ma ha anche sottolineato che "le garanzie al riassorbimento dei lavoratori nella Ales stanno tutte nella legge sulle Fondazioni lirico sinfoniche"