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Controlli in aziende cinesi, la metà non in regola

In tre mesi di controlli nell'area metropolitana, soprattutto a Scandicci e Campi, rilevate irregolarità in 186 imprese sulle 354 controllate

Secondo i dati forniti dalla Asl 10, le imprese in regola sono state soltanto il 46% (161) mentre le principali contestazioni hanno riguardato macchine e impianti elettrici, dormitori abusivi, cucine abusive e presenza di bombole a gas.

Il progetto riguarda non solo le aziende cinesi, ma dopo l'incendio in un capannone a Prato in cui sono morte sette persone, sotto la guida della Regione Toscana è partito il progetto 'Lavoro sicuro', guidato da Renzo Berti, per verificare con 70 operatori lo stato dei luoghi di lavoro, non solo per comminare sanzioni in caso di inadempienze, ma anche per rilasciare la certificazione di regolarità che dà adito a benefici.

"Ci si sta concentrando sull'area fiorentina - spiega Sandro Fallani, in qualità di consigliere delegato della Città Metropolitana di Firenze - con particolare riferimento a Scandicci e a Campi Bisenzio. Puntiamo al coinvolgimento per favorire l'integrazione e la sicurezza dei lavoratori".

In programma a marzo un incontro tra imprese e sindaci dei Comuni metropolitani interessati da insediamenti produttivi/commerciali a conduzione cinese, con la partecipazione delle Associazioni di categoria, degli ordini e collegi professionali, di Camera di Commercio e Asl 10.