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Controlli fino al pennone del campanile di Giotto

Le verifiche sullo stato di conservazione vengono effettuate con una gru di 135 metri. Campanile chiuso al pubblico dal 13 al 17 novembre

Da lunedì prossimo, con l’ausilio di una gru con un braccio di 135 metri, gli operai dell’Opera di Santa Maria del Fiore si caleranno dall’alto per controllare il pennone del Campanile di Giotto e verificarne lo stato di conservazione e, se necessario, intervenire con un restauro. 

L’intervento si presenta particolarmente delicato per i cento metri di altezza e per le condizioni di lavoro. Per consentire lo svolgimento di quest’attività di manutenzione, il Campanile di Giotto rimarrà chiuso al pubblico dal 13 al 17 novembre compreso. 

I lavori odierni fanno parte di un progetto di restauro della struttura lignea di copertura del monumento, iniziato nel marzo scorso.

Proseguono anche i monitoraggi delle facciate dei monumenti della Cattedrale: da lunedì mattina si controlleranno le parti più alte della cupola del Brunelleschi con l’ausilio di operatori specializzati in lavori edilizi in cordata, che si caleranno dall’alto dell’edificio a partire da un’altezza di 116 metri.

Il pennone del Campanile di Giotto è albero di cipresso rosso alto 14 metri proveniente dai boschi della Sieve. Anticamente si trattava di un abete cresciuto nelle Foreste Casentinesi, di cui l’Opera di Santa Maria del Fiore ebbe l’usufrutto dal 1380 al 1838. Il pennone è stato sostituito nei secoli varie volte, l’ultima delle quali nel 2000. Sopra il pennone si trova una croce e una palla dorata, contenente delle reliquie, che come ricorda il diacono della Cattedrale, Alessandro Bicchi, si tratta di “un frammento del Legno della Santa Croce, del bastone di San Giuseppe e di Sant’Anna”.