Lavoro

Confermati 239 licenziamenti alla TNT

Fumata nera dall'ultimo confronto a Roma fra azienda e sindacati. Indetta una giornata di sciopero per lunedì 20 luglio. Presidio davanti all'azienda

"A fronte della richiesta sindacale, avanzata con forza nel corso dell’incontro, di ritirare la procedura di licenziamento di 239 dipendenti dichiarati in esubero dalla Tnt - spiegano i rappresentanti di Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti in una nota -  l'azienda ha opposto un rifiuto netto del tutto strumentale. E' la riprova che l’unico obiettivo perseguito rimane quello della riduzione del costo del lavoro attraverso il licenziamento dei lavoratori".

"Tutto ciò in evidente contraddizione con quanto dichiarato dall'amministratore delegato. di Tnt Italia - proseguono i sindacati - che da una parte chiede la collaborazione del sindacato e dei lavoratori, dall'altra manda a casa centinaia di lavoratori senza un confronto reale sulla strategia aziendale e senza un credibile piano di rilancio delle attività".

Le organizzazioni sindacali ricordano che "negli ultimi due anni, grazie a scelte aziendali sbagliate, i volumi produttivi hanno subito una ulteriore flessione che ha fatto registrare una perdita economica importante anche nel 2014".

"Ora arebbe ancora più necessario un processo ordinato di confronto - dicono i sindacati - per garantire lavoratrici e lavoratori in vista della possibile acquisizione della Tnt da parte del colosso americano Fedex".

"Fermo restando il ritiro della procedura, siamo disponibili a proseguire il confronto sulla riorganizzazione del lavoro - concludono Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uiltrasporti - senza dire no ad una maggiore flessibilità degli orari di lavoro e ad azioni di efficientamento delle aree produttive. Al contempo però vogliamo l'utilizzo degli strumenti di salvaguardia dell’occupazione: solidarietà, ammortizzatori sociali, strumenti di ricollocazione produttiva ed incentivi al pensionamento".