Cronaca

Condannato per maltrattamento di astici e granchi

Il Tribunale di Firenze ha condannato a 5mila euro di multa e al pagamento delle spese legali un ristoratore di Campi Bisenzio

L'uomo teneva nel suo ristorante aragoste e granchi vivi sul ghiaccio con le chele legate.

La vicenda era scaturita da un esposto della Lav, presentato nell’ottobre del 2012, che denunciava le condizioni di detenzione di alcuni crostacei all’interno del ristorante.

Gli agenti della polizia municipale avevano quindi effettuato un sopralluogo, confermando quanto la Lav aveva denunciato: all’interno di due diversi frigoriferi sono stati rinvenuti astici e granchi vivi e con le chele legate, esposti a temperature tra 1,1 e 4,8 gradi.

La polizia municipale aveva quindi provveduto a informare la Procura della Repubblica di Firenze.

Oggi la condanna a carico del titolare del ristorante.

“Il Tribunale di Firenze conferma anche a livello giuridico la teoria sostenuta da sempre più esponenti del mondo scientifico e dalla LAV che già aveva visto pronunciarsi i Tribunali di Milano e Vicenza anni fa – commenta l’avvocato Francesca Gramazio dell'ufficio legale della Lav –le aragoste detenute sul ghiaccio sono in uno stato malessere e stress e pertanto chi li sottopone a tali condizioni causa loro una sofferenza punibile”.

“Questa sentenza – dice Gianluca Felicetti, presidente Lav – deve essere di monito a ristoratori, negozianti e supermercati di tutta Italia affinchè cambino scelte di vendita e alimentari, il Ministro della Salute Lorenzin emani una Nota di indirizzo a tutti i servizi veterinari Asl per l’applicazione di questo importante principio, scientificamente già certificato dal suo centro di referenza nazionale da ben sette anni”.