Il programma prevede anche l’esecuzione del Laudario di Cortona, composizione del tredicesimo secolo.
“Per il Poverello sono utilizzate tre lingue, il volgare per riportare al meglio la vita del Santo, il francese per raccontarla e il latino per contestualizzarla - ha spiegato Jean-Marie Curti, direttore dell’ensemble - Per questo parliamo di tre cuori e di numerose voci, una composizione perfetta per un’esecuzione all’interno di una chiesa”.
“Siamo lieti di poter ospitare un evento di tale portata – conferma Enrico Bocci, presidente dell’Opera medicea laurenziana -. Si tratta di una lavoro di grande valenza artistica e di una enorme portata spirituale. Un’opera dedicata alla vita di San Francesco nell’imminenza dell’arrivo del Santo Padre a Firenze ci sembra davvero un bel segno”.