Attualità

I rifugiati come stelle cadenti sul Ponte Vecchio

L’installazione trasforma l’icona del Rinascimento in un ponte tra i popoli. La facciata di Santo Spirito si accende con i disegni dei fiorentini

Foto Stefano Casati

Ponte Vecchio, icona di Firenze e del Rinascimento, diventa simbolo di collegamento tra popoli, città e culture diverse, tra passato e futuro, in grado di far riflettere sulle frontiere di oggi e di ieri e sul fenomeno delle migrazioni: dall’8 dicembre 2017 al 7 gennaio 2018 dalle 19 alle 24 Ponte Vecchio sarà illuminato dal progetto di videomapping sviluppato da IED – Istituto Europeo di Design, con le sedi di Firenze e Barcellona, in collaborazione con UNHCR.

L’installazione luminosa fa parte di F-Light, il festival delle luci che coinvolge gli edifici storici fiorentini durante le festività natalizie.

Sulla superficie di Ponte Vecchio i rifugiati diventano stelle cadenti, a rappresentare bambini, donne e uomini costretti a fuggire da guerre e persecuzioni, mentre i fiori rappresentano la possibilità di iniziare una nuova vita dignitosa in un posto sicuro.

Sempre nell’ambito di F-Light torna anche Dimora Luminosa, che illuminerà la facciata della Basilica di Santo Spirito, in Oltrarno, con le opere dei partecipanti alla open call lanciata da IED Firenze in collaborazione con The Fake Factory. Oltre 200 gli elaborati raccolti, una quindicina le realtà cittadine coinvolte, dagli asili nido ai centri anziani: il più giovane autore ha 8 mesi, il più anziano 100 anni.

In programma anche un evento speciale, il prossimo 13 dicembre, con la live performance del visual designer fiorentino Simone Massoni, illustratore del New Yorker, che per l’occasione “disegnerà” sulla Basilica. Musica a cura di Associazione Culturale Lungarno con Dj Tomo.