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Co2 dimezzata a Firenze con lo stop per il Covid

Il capoluogo toscano tra le 7 città europee analizzate dall'istituto Icos per studiare gli effetti delle restrizioni. Heraklion a Creta batte tutti

Arrivano i primi dati sugli effetti che i due mesi di restrizioni (il cosiddetto lockdown) per contenere il contagio da Covid-19 hanno avuto anche sull'aria che respiriamo. E, come previsto, la riduzione del traffico specialmente nelle grandi città ha avuto l'effetto di renderla più pulita, anticipando se non addirittura in molti casi superando gli ambiziosi obiettivi che a livello globale ci siamo dati negli ultimi anni per contrastare l'emergenza climatica. Lo dimostra lo studio dell'infrastruttura europea di ricerca Icos (Integrated Carbon Observation System) che ha preso in considerazione sette città europee tra cui, uniche italiane, Firenze e Pesaro per analizzare le emissioni di Co2 nel periodo di emergenza. 

Da quanto emerge, il capoluogo toscano ha visto ridursi fino al 45 per cento la quantità di Co2 nell'aria. A battere tutte le città, comunque è Heraklion, a Creta, dove si è raggiunta una riduzione del 75 per cento. 

Queste le altre città esaminate: Basilea in Svizzera, Berlino in Germania, Helsinki in Finlandia e Londra nel Regno Unito. 

Lo studio è stato condotto da un team internazionale e coordinato dalla Fondazione Cmcc (Centro Euro-Mediterraneo sui Cambiamenti Climatici) e dall'Università della Tuscia. I risultati ottenuti dall'analisi, che è attualmente in fase di preparazione per essere sottoposto a una revisione da parte di esperti indipendenti, mostrano che questa riduzione non sia abbastanza forte da essere visibile a livello globale nell'atmosfera.