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"Presepe distrutto, Firenze non si smentisce"

Clet ha visto demolire anche la sua ultima installazione dedicata al Natale con i cartelli stradali trasformati in San Giuseppe, Maria e Gesù bambino

Il presepe artistico realizzato con la segnaletica stradale lungo l'Arno è durato poche ore, lo ha reso noto lo stesso autore, Clet, il noto artista di strada francese che ha scelto di vivere e lavorare a Firenze. 

"Hanno distrutto la famiglia, genitori spariti, il bambino orfano. Quando sono arrivato stavano grattando via l’adesivo rovinando ogni cosa, sarei io il vandalo dicono. Firenze, anche moribonda come mai, non si smentisce" queste le parole del maestro che ha il suo laboratorio in Oltrarno, a San Niccolò.

Alcuni cartelli stradali, segno distintivo di Clet, erano stati trasformati in personaggi presepiali con San Giuseppe e Maria che sovrastavano Gesù bambino sullo spartitraffico presso un varco della zona a traffico limitato.

Clet ha aggiunto "Tengo a precisare che prima del mio intervento i cartelli erano in questo stato da più di un anno, ho dovuto restaurarli" mostrando una foto prima della installazione che mostra il degrado tollerato dall'amministrazione rispetto all'opera rimossa velocemente.

L'opera aveva attirato la curiosità di migliaia di follower che seguono l'artista sui social da tutto il mondo. Like, cuori, abbracci e complimenti ai quali è seguito lo smantellamento. Numerose critiche sono piovute sull'amministrazione e sulla città di Firenze da ogni parte d'Italia e dal mondo per la "incapacità di apprezzare l'arte contemporanea".

C'è un aneddoto dietro l'episodio. L'immancabile arcangelo non era ancora pronto e così è stato installato in ritardo quando gli altri personaggi erano già stati asportati. 

"Di mestiere faccio l’angelo custode. Mi hanno chiamato per un presepe ma sono arrivato in ritardo. Sorpresa, nel frattempo tutti partecipanti erano stati portati via" ha scritto Clet non rinunciando al proverbiale sarcasmo.