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Un aiuto da 50 milioni ai negozi lungo la tramvia

Come chiesto dal Comune, tredici banche hanno creato prodotti creditizi ad hoc per le attività commerciali e i professionisti alle prese coi cantieri

C'è chi chiederà un contributo per l'affitto di una nuova sede temporanea, chi un sostegno per pagare le bollette, chi un prestito per continuare a onorare la rata del mutuo. Insomma, ognuna delle oltre 1500 attività, dagli esercizi commerciali agli studi di commercialisti, alle prese con i cantieri per la costruzione delle linee 2 e 3 della tramvia potrà rivolgersi a una delle 13 banche che hanno risposto all'appello del Comune e approfittare del prodotto creditizio a lei più congeniale.

Il plafond è allettante: 50 milioni di euro, per far fronte al calo dei fatturati che avere una vetrina oscurata per mesi da un cantiere inevitabilmente porta con sé.  "Una volta coinvolti gli istituti bancari - ha commentato l'assessore comunale alle attività produttive Giovanni Bettarini che ha consegnato al segretario della commissione dell'Abi Toscana una pen drive con l'elenco degli esercizi interessati - , come Comune, su questo fronte, abbiamo finito il nostro compito. Da qui in poi si instaura un rapporto tra privati, tra banche e commercianti".

Gli istituti di credito coinvolti sono Monte dei Paschi di Siena, Banca di Cambiano, Chianti Banca, Cassa di Risparmio di Firenze, Cassa di Risparmio di Genova, Banca Federico Del Vecchio, Intesa San Paolo, Cariparma, Deutsche Bank, Banca Etruria, Unicredit, Banca Popolare di Vicenza e Bnl.