"A gennaio - spiega Alessandro Lippi della Fillea Cgil - con l'azienda e l'associazione industriali di Firenze abbiamo stipulato un contratto di solidarietà di tipo B, quello per le aziende sotto i quindici dipendenti. Vista la crisi del settore - prosegue Lippi - avevamo l'intento condiviso di salvaguardare tutti i posti di lavoro".
Un ammortizzatore sociale che, oltre alla tutela dell'occupazione, prevede un contributo statale da dividersi tra l'azienda e lavoratori e un'integrazione al reddito da parte della Regione.
"A distanza di nove mesi - dicono dalla Cgil - nessuno ha ricevuto nemmeno un euro di contributo e il Ministero ha dichiarato esauriti i fondi stanziati per 2014 perché utilizzati nel 2013. Una situazione vergognosa - tuonano dalla Cgil - E una ragione in più per aderire allo sciopero del 5 dicembre".