Attualità

Centocinquanta profughi ospitati vicino al Meyer

Il sindacato interno all'ospedale pediatrico è preoccupato per le criticità che potrebbero nascere a causa del numero troppo elevato di rifugiati

Centocinquanta persona in una sola struttura, Villa Pepi, sono troppe e non rispondono agli standard imposti dal modello toscano dell'accoglienza. Non solo. La decisione di destinare la villa ai rifugiati sia stata presa senza aprire un confronto con chi lavora al Meyer. Sono queste le principali accuse mosse dalla Fp Cgil interna all'ospedale alla Regione, che avrebbe preso una decisione così importante senza consultare i lavoratori. 

"Pur nella consapevolezza dell'importanza e del dovere di tutti noi di dare una risposta di accoglienza ai tanti che, a rischio della vita, fuggono da situazioni pericolose - si legge nella nota del sindacato -, riteniamo questa scelta, per la consistenza numerica e la collocazione in un area così delicata, fra i due ospedali Meyer e Careggi possa presentare delle criticità che meritano attenzioni. I lavoratori e il sindacato non sono stati coinvolti sull'impatto che tutto ciò può comportare e per questo si chiede di attivare un confronto e un approfondimento con le Istituzioni che hanno preso tale decisione".