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Presidio nella nebbia per salvare la Malo

Sono 60 i posti a rischio nell'azienda fiorentina davanti ai cui cancelli Cgil e Cisl hanno organizzato un presidio. A rischio la tenuta aziendale

Foto facebook Filctem Cgil Firenze

"L'anima della Malo vuole solo chiarezza", si legge nello striscione esposto dai lavoratori che hanno risposto all'appello dei sindacati sfidando freddo e nebbia per presentarsi stamattina davanti ai cancelli dell'azienda di Capalle per chiedere lumi sul loro futuro. 

Per l'azienda, denunciano i sindacati, l'anno che sta per arrivare non si prospetta affatto positivo. Da qui l'allarme gridato sulla porta dello stabilimento: "Servono entro gennaio dai 3 ai 5 milioni di euro per poter chiudere il bilancio e mantenere in vita l'attività della Malo", scrivono in una nota Cgil e Cisl".

"I lavoratori e le lavoratrici, che sono la maggioranza - hanno detto Monica Biagiotti della Filctem-Cgil e Mirco Zacchei della Femca-Cisl - sono preoccupatissimi, delusi e allarmati. Il tempo stringe, l'azienda presenti un piano industriale di rilancio che risani la situazione: si sono persi troppi soldi negli ultimi due anni a causa di scelte industriali sbagliate. Abbiamo già chiesto l'apertura del tavolo dell''unità di crisi della Regione, a gennaio ci aspettiamo di essere convocati".