Tutto è iniziato con un semplice scambio di marijuana, poco più di due grammi, notato da un carabiniere libero dal servizio davanti a un bar di San Donnino. Il cliente è un ragazzo di diciassette anni, mentre a cedergli la dose è stato un trentenne residente a Prato. Il militare ha quindi subito chiamato i colleghi in servizio che hanno fermato e controllato pusher e cliente.
A quel punto è scattata l'operazione che ha portato fino alla casa pratese del trentenne. Qui, i carabinieri hanno trovato 60 grammi di marijuana essiccata, un bilancino elettronico di precisione per la preparazione delle dosi, quattordici buste di cellophane trasparente autosigillanti vuote già preparate con sopra scritti i nomi di diverse varietà di semi di cannabis e trecento euro.
Soprattutto, però, in una stanza della casa era stata ricavata una serra con tende e illuminazione adatta alla coltivazione delle piante: ne sono state trovate dieci, alte circa un metro e trenta ciascuna e con infiorescenze. Oltre a queste, ce n'erano altre due di dimensioni più piccole. Quanto bastava per far scattare le manette ai polsi dell'uomo, arrestato per detenzione e coltivazione di stupefacente.