Lavoro

Gkn, senza stipendio e in autogestione nasce la cargo bike

Da quattro mesi senza stipendio e reduci da un presidio che ha suscitato polemiche, gli operai presentano la prima Cargo Bike prodotta in autogestione

La vertenza della ex Gkn ha fatto registrare negli ultimi giorni un presidio in trasferta a Cassino da parte degli operai che sono andati a chiedere gli stipendi arretrati al patron della nuova azienda Qf. Al presidio guardato a vista dalle forze dell'ordine ha replicato il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha rivolto un appello a mantenere la calma.

Oggi un post su Facebook replica alle ultime dichiarazioni del sindaco di Firenze, Dario Nardella, come didascalia alla prima Cargo Bike prodotta dall’autogestione operaia della ex Gkn. 

La lunga lettera del Collettivo di Fabbrica è stata letta a Palazzo Vecchio dai consiglieri di Sinistra.

Nella lettera aperta si parla di "Stipendi e tredicesima non pagati da quattro mesi. Nel caso di Dicembre e Gennaio non solo non è stato pagato un euro, ma non sono state nemmeno consegnate le buste paga. Quei pochi lavoratori di turno di lavoro che oggi raggiungono regolarmente la fabbrica per svolgere la funzione vitale di custodia e manutenzione dello stabilimento spendono benzina senza sapere nemmeno se la giornata verrà retribuita e quando. Colleghi che si sono licenziati e ancora non hanno ricevuto il Tfr. Casi invece in cui è stata consegnata la busta paga, senza però il successivo accredito. Contributi non versati con potenziale danno a chi non aggancia la finestra pensionistica, permessi vari non pagati, con un'azione che quindi sfiora l'appropriazione indebita, ferie autorizzate e poi non pagate. 96 decreti ingiuntivi ad oggi accolti da cinque giudici diversi e azioni di pignoramento in corso. L'azienda invece di pagare, ha smesso appunto di consegnare i cedolini busta paga che permettono di richiedere i soldi! 280 lavoratori che hanno firmato la messa in mora e a fortissimo rischio di danno professionale e psicologico. Questo è nei fatti un procedimento di licenziamento silenzioso".

L'attività della Rsu, del Collettivo e della sua struttura associativa non si è mai fermata, anche senza stipendi: piani industriali presentati dalla Rsu, dal Collettivo e dal suo Comitato Tecnico e Scientifico, una consultazione popolare autogestita, attività associativa in sinergia con i bisogni sociali del territorio. 

"Noi a Cassino ci siamo andati - proseguono gli operai - e ci riandremmo ogni qual volta fosse necessario. Non per vezzo ma perchè, l'abbiamo scritto e detto: siamo gli unici a non permettere che il nostro territorio venga oltraggiato. E andremo ovunque finché avremo la forza e la dignità di farlo" ed ancora "Chiediamo che il sindaco di Firenze si privi degli ultimi quattro stipendi – se vuole, può donarli o prestarli alla cassa di mutuo soccorso Gkn – e continui a privarsi dello stipendio finché questa sarà la nostra condizione e finché l'immobilismo aziendale e istituzionale impedisce un reale piano industriale. Che impari insieme a noi la serenità di non pagare mutui, bollette e spese per i figlioli. La seconda proposta, è che ci sia una dichiarazione e una presa di posizione da parte della città metropolitana, di Nardella stesso e di ogni candidato a sindaco del comune di Campi Bisenzio che non ci sarà alcun cambio di destinazione d'uso del terreno su cui sorge la fabbrica. E che naturalmente alle dichiarazioni, seguano gli atti formali preposti".

Il Collettivo di Fabbrica e la Aps Soms Insorgiamo hanno presentato il primo prototipo di Cargo Bike del Collettivo "Come tutti i prototipi, è tutto da migliorare e studiare. Ma che è sicuramente un prodotto unico: non nelle caratteristiche tecniche forse, ma in quelle sociali. Una Cargo bike frutto dell'autogestione operaia, delle competenze solidali, di un territorio insorto. Firenze, rivoluzioniamo insieme il delivery urbano, diamo pedali alla solidarietà. Che questa Cargo sia il simbolo di una città ribelle e mai doma".