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“Ambulanze di notte senza medici a bordo”

Il consigliere regionale, Jacopo Alberti, ed il consigliere comunale, Filippo La Grassa, lo hanno detto alla fine del consiglio comunale straordinario

Un consiglio comunale straordinario a Campi Bisenzio per far fronte alla preoccupazione dei residenti riguardo al taglio dei medici sulle ambulanze del 118 durante i turni notturni. 

Alla seduta, voluta degli esponenti delle opposizioni, era prevista la presenza dell’assessore regionale alla sanità, Stefania Saccardi che ha però inviato al suo posto il dottor Simone Magazzini, direttore del dipartimento di emergenza-urgenza della Asl Toscana Centro. Il consigliere comunale Fillipo La Grassa ha commentato "Magazzini ha spiegato che, dal 1 ottobre scorso, effettivamente i medici di notte sulle ambulanze di Campi non ci sono più, sono stati tagliati. Perché semplicemente “non ci sono più medici”. Ci hanno accusati di fare allarmismo, invece il dottor Magazzini ha confermato che la riorganizzazione ha previsto l’eliminazione dei medici sulle ambulanze dalle 20 alle 8 del mattino, sostituiti dagli infermieri. Una sostituzione che dipende da logiche di bilancio, ma soprattutto dalla mancanza di programmazione sulle assunzioni e sui corsi di abilitazione al 118 che non si sono tenuti negli anni scorsi” ha sottolineato La Grassa.

“Da più di un anno ci arrivano segnalazioni sui tagli al personale delle ambulanze - ha aggiunto il consigliere regionale della Lega, Jacopo Alberti - da Livorno, Pisa, l’Isola d’Elba ci avvertivano che la Regione voleva togliere i medici dalle ambulanze e sostituirli con gli infermieri. Per tutto questo tempo la Regione ha negato, finché non sono stati più in grado di negare anche la realtà dei fatti: dal 1 ottobre i tagli ai medici del 118 sono effettivi a Campi Bisenzio. E se le ragioni, come riportato ieri sera dal dottor Magazzini, sono i pensionamenti e la mancanza di ricambio generazionale, ho il sospetto che Campi non sarà la sola zona a dover rinunciare ai medici sulle ambulanze. Non metto in dubbio la preparazione degli infermieri che vanno a sostituire i medici, ma se non ci sono più medici che vogliono fare questo lavoro – così come non ci sono più medici per lavorare nei pronto soccorso – la Regione deve fare autocritica e ammettere di aver sbagliato nella programmazione. Errori che vengono da poco lontano ovvero dalla riforma delle Asl che ha portato a un impoverimento generale della sanità toscana, un tempo eccellenza e modello, oggi una realtà da cui fuggono tutti, dagli specialisti ai primari fino ai medici del 118” ha concluso l'esponente regionale della Lega.