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La sala consiliare intitolata a Nilde Iotti

Scoperta la targa con inciso il nome della prima presidente donna della Camera. La mozione per intitolarle la sala era stata approvata a maggio

La nuova targa della sala consiliare intitolata a Nilde Iotti (foto: web.comune.calenzano.fi.it)

La sala consiliare del Comune di Calenzano è stata intitolata a Nilde Iotti, la prima presidente donna della Camera. La targa è stata scoperta nel corso di una cerimonia alla quale hanno partecipato gra gli altri anche il sindaco Riccardo Prestini, Livia Turco, presidente della Fondazione Iotti, e il rettore Luigi Dei.

Circa 60 persone hanno poi preso parte all'incontro su “Nilde Iotti e il percorso delle donne nelle istituzioni italiane”, che si è svolto nell'aula magna del Design Campus, la cui capienza è stata per l'occasione ridimensionata nel rispetto delle norme anti covid.

Tra i presenti anche alcune studentesse delle scuole medie di Calenzano vincitrici un concorso sulle pari opportunità, e la capogruppo del Pd Maria Arena, promotrice della mozione per intitolare la sala consiliare a Nilde Iotti.

“Superare gli stereotipi resta ancora oggi un problema – ha detto Livia Turco – e i simboli contanto molto in questa battaglia, soprattutto se sono in un luogo pubblico. Intitolare la sala consiliare a Nilde Iotti è un gesto ricco di futuro, per i giovani, perché la strada per la costruzione di nuovi rapporti tra i sessi è ancora lunga”.

“La sua visione alta della politica – ha detto il sindaco Prestini -, come attività nobile, disinteressata, a servizio della comunità, come strumento per cambiare la società e per promuovere libertà, diritti e responsabilità sociali, deve essere un esempio da proporre ai giovani oggi, che invece hanno come riferimento una politica che banalizza situazioni e problemi complessi, ridotta a funzione di potere e successo personale. L’impegno, la serietà, l’autorevolezza e l’alto senso delle istituzioni dell’onorevole Iotti sono un patrimonio essenziale cui deve rivolgersi chi vuole fare politica ed occuparsi della cosa pubblica”.