Cronaca

Giro di vasi etruschi porta alla piana fiorentina

I reperti sono stati rinvenuti tra l'Aretino e il Fiorentino, tra le colline di Poppi e la piana di Calenzano e proverrebbero da scavi non autorizzati

Alcuni reperti archeologici di origine etrusca, risalenti al periodo tra il VII e il VI secolo a.C., di probabile provenienza dall’alto Lazio, Etruria meridionale, sono stati rinvenuti a Poppi. Le indagini sul fornitore dei reperti hanno portato le fiamme gialle ad un uomo residente a Calenzano.

Si tratta di manufatti in ceramica e terracotta di pregiata fattura e di inestimabile valore. Sono due oinochoe (brocca di vino) in bucchero (tipo di ceramica nera e lucida), un oinochoe in ceramica d’impasto a bocca trilobata, un holmos (vaso su alto piede) in ceramica d’impasto rosso, un kylix (coppa per il vino) in bucchero, una olla biconica (recipiente di terracotta, destinato perlopiù alla cottura o alla conservazione dei cibi), una tazza attingitoio.

I finanzieri dell'Aretino li hanno scoperti presso un esercizio commerciale di Poppi e all’interno dell’abitazione del titolare dell’azienda.

Le indagini sul fornitore hanno portato gli inquirenti a perquisire un uomo residente a Calenzano e le ricerche all’interno dell’abitazione hanno portato a rinvenire uno dei pezzi ritrovati, un raro recipiente in terracotta del VI secolo a.C.

All'operazione ha collaborato la Soprintendenza Archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Siena - Grosseto - Arezzo, la quale, attraverso complessi ed accurati accertamenti tecnici, svolti dai funzionari competenti per l’area del Casentino, ha stabilito la datazione e l’origine degli oggetti, che, per le evidenti tracce di incrostazioni terrose, di solidificazioni calcaree e, in alcuni casi, di fratture, si ritiene che possano provenire da scavi non autorizzati del sottosuolo.

I due soggetti sono stati segnalati per ricettazione di beni culturali ed il materiale archeologico sarà al più presto restituito agli enti competenti, a beneficio dell’intera collettività.

Sulla base del principio di presunzione di innocenza, l’eventuale colpevolezza delle persone sottoposte ad indagine sarà definitivamente accertata solo ove interverrà sentenza irrevocabile di condanna.