Arte

Caccia ai mecenati per restaurare l'Ultima cena

L'opera di Santa Croce ha lanciato una campagna di crowdfunding per dare nuova vita al capolavoro del Vasari danneggiato dall'alluvione del 1966

Dopo il successo della raccolta fondi per il restauro della Cappella dei Pazzi, con 102 mila dollari rastrellati attraverso il sito Kickstarter nonostante il tetto fosse fissato a 85mila dollari, l'opera di Santa Croce ci riprova e accende i riflettori questa volta sull'Ultima cena del Vasari.

Il dipinto, danneggiato dall'alluvione del 1966 è attualmente custodito nel cenacolo della basilica e l'obiettivo è quello di riportarlo al suo antico splendore anche grazie a una grande campagna di crowdfunding. 

"Vogliamo realizzare questo progetto in tempo per presentarlo in occasione del grande anniversario dei 50 anni dell'alluvione, nel 2016 - ha spiegato la presidente dell'opera Irene Sanesi - per quel momento vogliamo assolutamente terminare i restauri in corso di alcune nostre grandi opere e riportarle a casa".