Paolello, condannato all'ergastolo per 5 stragi e 45 fra omicidi e tentati omicidi di mafia, e' rimasto in isolamento da vent'anni. La decisione di annullare il regime del 41 bis è stata motivata da "segnali di pentimento" manifestati dall'ex capo della Stidda.
"L'annullamento del 41 bis a Paolello, indiscusso mafioso e in passato capo di un'organizzazione criminale - ha dichiarato in una nota la presidente dell'associazione fiorentina Giovanna Maggiani Chelli - non può portare a nulla di buono".
"Se sarà pur vero che non ci sono legami fra Paolello e l'esterno del carcere - ha detto ancora la presidente - nessuno può mettere le mani sul fuoco che da qui in avanti quei contatti con l'esterno non riprenderanno. Ma non è questo il problema più grave".
"Sono anni che chiediamo una revisione della norma sul 41 bis in forma restrittiva - conclude Maggiani Chelli - Ovvero chi non collabora con la giustizia, dando un chiaro segnale di interruzione dei rapporti, con la criminalità organizzata, non dovrebbe poter lasciare il carcere a regime 41 bis".