Attualità

Blitz al Meucci degli studenti di Casa Pound

Secondo il Blocco studentesco alcuni presidi imporrebbero il pagamento del contributo volontario per iscriversi all’anno successivo: "E' una truffa"

Pochi ma rumorosi, armati di fumogeni, striscioni e maschere. Un piccolo gruppo di attivisti del Blocco studentesco, il movimento legato a CasaPound,  ha organizzato una protesta fuori dai cancelli dell'Itis Meucci contro il contributo volontario.

"in molte scuole - hanno scritto in una nota - viene affiancata alla tassa d’iscrizione e frequenza un’ulteriore tassa illegale: il contributo volontario. Tassa non proporzionale al reddito, imposta dai presidi come obbligatoria per iscriversi all’anno successivo". 

"Il Miur - proseguono gli studenti - ha però ricordato come nessuna ulteriore tassa possa essere richiesta dai dirigenti scolastici alle famiglie e che il contributo volontario ha l’unico scopo di ampliare il POF, la normale attività scolastica dovrebbe invece essere garantita dai fondi ministeriali". 

"Fondi sempre più scarsi per le scuole pubbliche - denunciano i ragazzi -, ma milionari per le scuole private, che solo nel 2015 hanno ottenuto fondi per 471 milioni di euro. Tagli che riflettono la volontà del governo di far entrare nella scuola “sponsor” e investimenti privati. E’ impensabile che il Ministero non prenda provvedimenti seri per chi richiede il contributo come obbligatorio e ricatta le famiglie di non permettere l'iscrizione dei figli al successivo anno scolastico, giustificando le proprie richieste con i continui tagli all’istruzione pubblica".