Attualità

L'orrore della Rambla negli occhi dei fiorentini

Sui social network i racconti di chi per caso è scampato alla furia dei terroristi che si sono lanciati con un furgone sulla folla a Barcellona

Lo spaesamento, la paura, poi la consapevolezza di essere scampati per un soffio all'attentato che ha insanguinato Barcellona e che ha fatto tredici morti e cento feriti. Tutto nel cuore della città catalana, cuore pulsante del turismo e meta prediletta da tutta Europa.

Tra chi ha raccontato di essersi trovato nel luogo della strage pochi istanti prima dell'attentato c'è l'ex assessore dal Comune di Firenze Graziano Cioni, a Barcellona con la famiglia, che solo per un caso non si è imbattuto nel furgone bianco guidato dai terroristi. Racconta Cioni su Facebook: "Sono venuto via in tempo noi stiamo bene. Sembra che uno dei terroristi sia asserragliato nel ristorante turco con degli ostaggi, noi abbiamo pranzato il quello marocchino vicino 50 metri".

Nella città in vacanza con i figli c'era anche Vania Valoriani, anche lei fiorentina e psicologa all'ospedale di Careggi. "Siamo sotto shock. - scrive sul social network - Eravano proprio lì fino a pochi minuti prima: abbiamo raggiunto Barceloneta in metropolitana mentre stava accadendo. E ora pensiamo a come tornare al camper".