Attualità

Botteghe storiche premiate con gli sgravi fiscali

Sono cinquantanove gli esercizi commerciali più longevi del territorio ripolese, oltre a una targa in terracotta riceveranno agevolazioni e sgravi

L'albo delle botteghe storiche di Bagno a Ripoli riunisce le attività commerciali aperte da quasi mezzo secolo, con almeno 40 anni di vita sulle spalle. Ogni anno l'amministrazione comunale aggiorna l'elenco con un bando pubblico per riconoscere e valorizzare le aziende più longeve protagoniste del tessuto commerciale, economico, artigianale e artistico del territorio. In primo luogo con una serie di agevolazioni, sgravi fiscali e una riduzione fino al 25 per cento sulla parte variabile della Tari, sulle tariffe di Tosap e sull'imposta sulla pubblicità.

Una la cessazione di attività per raggiunti limiti d'età dei titolari. In totale, ad oggi, sono così 59 le botteghe storiche comprese nell'albo, appartenenti ai settori disparati. Si va dal bar alimentari alla lavanderia, dall'oreficeria alla merceria. E poi, edicole, tappezzerie, farmacie, ferramenta e molto altro: il più delle volte attività “tramandate” di generazione in generazione. Per far parte dell'albo, oltre alla storicità, hanno dovuto dimostrare di essere radicate nello stesso quartiere in cui sono nati.

Alle agevolazioni fiscali, si aggiungono semplificazioni per le procedute, riduzioni ed esenzioni dal pagamento dei diritti di istruttoria e sopralluogo, facilitazioni per il restauro o l'installazione di elementi di arredo urbano e di segnaletica pubblicitaria, interventi di segnaletica, di transito e di sosta veicolare in prossimità di alcuni esercizi per facilitarne l'accesso da parte del pubblico. Inoltre, alle nuove botteghe storiche l'amministrazione comunale consegnerà una targa artistica in terracotta, uno speciale marchio distintivo che ogni esercizio potrà utilizzare nella propria attività pubblicitaria.

Il sindaco Francesco Casini e l'assessora allo sviluppo economico Francesca Cellini hanno commentato "Sono un patrimonio collettivo da tutelare e valorizzare. Oggi più che mai, in questa delicata fase di ripartenza post Covid che ha inciso profondamente sulla salute di molte attività. Rappresentano la spina dorsale del tessuto economico e produttivo locale e sono un presidio di socialità indispensabile, un punto di riferimento per tutta la popolazione. Continueremo a mettere in campo tutti gli strumenti che abbiamo per dargli futuro e continuità”.