Fu vittima di concussione, non corruttore. Così la corte di appello di Firenze, ribaltando una sentenza di primo grado, ha assolto l'imprenditore Massimo Bacci dall'accusa di corruzione per non aver commesso il fatto. I fatti risalgono al 2012 e riguardano il presunto aggiustamento di pratiche all'Agenzia delle Entrate relative a Centro della seta spa, società di cui l'imprenditore era socio eamministratore di fatto.
Bacci avrebbe consegnato 12.000 euro di 20.000 euro pattuiti a Nunzio Garagozzo, all'epoca direttore provinciale dell'Agenzia delle Entrate, e che su questo episodio patteggiò a suo tempo insieme a un commercialista della società.