Politica

Avanti Firenze a fianco di Nardella

Presentata una nuova lista civica in appoggio al sindaco uscente Dario Nardella. Si chiama "Avanti Firenze" la lista di Toccafondi e Nencini

Ha lo sfondo viola, un giglio rosso e tre frecce gialle. Stamani il deputato fiorentino Gabriele Toccafondi e il senatore Riccardo Nencini hanno presentato in anteprima il simbolo della lista civica “Avanti Firenze - moderati e riformisti" che appoggerà il sindaco uscente Dario Nardella presente stamani.

Per quanto riguarda il programma della lista, Toccafondi ha detto che “Il nostro è un netto Sì, senza se e senza ma, a tutte le opere che servono a far crescere Firenze a cominciare dalla nuova pista di Peretola. Ma nello stesso tempo vogliamo anche più sicurezza e cioè chiediamo più agenti in strada, più controlli, certezza della pena: se uno spacciatore viene arrestato deve rimanere in galera, se straniero deve scontare la pena nel suo paese. Su questo incalzeremo ogni giorno il ministro dell'Interno che deve iniziare a fare il proprio lavoro invece di fare propaganda. E cominci a mandarci i 250 agenti che ci spettano e che ancora stiamo attendendo”.

“Firenze celebra quest'anno gli anniversari di Leonardo Da Vinci e di Caterina de' Medici - ha detto Nencini in conferenza stampa. E ha aggiunto: “un'ottima occasione per tornare protagonista nel mondo. Due sono le cose da ereditare da quelle storie: il rilancio dell'arte del saper fare e la valorizzazione del ruolo internazionale della città. Un polo fieristico all'altezza del tempo nuovo e un centro per la formazione manuale legato all'alta moda sono due strade da imboccare subito”- ha sottolineato.

Tra i candidati di spicco, personalità di rilievo: Marco Semplici, consigliere della Città Metropolitana e capolista, Paolo Marcone; l'avvocato Michele Strammiello presidente dell'Udai (Unione degli Avvocati Italiani) sezione di Firenze, Francesco Berti, imprenditore, da sempre impegnato nel mondo del volontariato; Simone Bartoli, imprenditore attivo nel mondo dello sport; Alessandro Augier (è fra i soci fondatori del Convention Boreau di Firenze; Claudio Pennatini (Presidente della Italiana Servizi SpA. Azienda); Teresa Madeo (Docente, collaboratrice Ds dell’IIS Cellini, Coordinatrice Scuola Polo per l’Inclusione Firenze) a Paolo Gambaro (fondatore del Gruppo Facebook W la nuova pista di Peretola).

Nencini, intervenendo sul tema delle opere fiorentine che “il Governo intende bloccare, quella del potenziamento dell’Aeroporto è un’opera a cui la città non può permettersi di rinunciare e su cui vigileremo costantemente. E inoltre, tre priorità: Infrastrutture 4.0: completamento tramvia e stazione Belfiore, realizzazione terza corsia autostradale tra Calenzano e Incisa. Firenze capitale della moda: centro di formazione per addetti, investimenti sul polo espositivo, tutela del Made in Italy. Piano per la rinascita delle periferie. Protezione del residenziale nel centro storico. Città sicura: da una maggiore vigilanza sul territorio a lotta allo spaccio di fronte alle scuole. Infine, almeno 500 nuovi assunti diplomati e laureati al servizio dell'arte e del paesaggio”- ha concluso Nencini.

Su sicurezza e famiglia c’è molto da fare – ammette Toccafondi - ma si fa solo con impegno, serietà e ragionevolezza non con gli slogan da postare sui social. Il problema sicurezza c’è, è reale altro che “psicologico” o “percepito”. Firenze è 4° in Italia come provincia per il numero di denunce: 57.762 denunce, di queste 33.190 sono denunce per furti".

Oltre al sì a a tutte le grandi opere dalla tranvia (“se il problema sono gli alberi, si abbattono e si ripiantano da un'altra parte” dice Toccafondi) all'aeroporto, dall'Alta Velocità al termovalorizzatore, e alla battaglia per la sicurezza (“inutile nasconderci, - sottolinea Toccafondi – è un problema che la sinistra non ha saputo gestire) e quindi per più agenti e telecamere, certezza della pena e squadre di vigili in ogni quartiere, “Avanti Firenze” scommette sul turismo come volano di crescita e per questo propone che sull'imposta di soggiorno sia fatta una cabina di regia con albergatori e strutture per definire la redistribuzione dell'introito, in maniera tale “da destinare metà dei proventi al centro storico e a chi lavora con il turismo” conclude Toccafondi.