Attualità

Attacco frontale di Betori contro l'eutanasia

Il Cardinale nella sua omelia ha puntato il dito contro "l'ossessiva campagna a favore" dell'interruzione della vita in caso di malattie gravi

La vita è un bene indisponibile e non si può negarne il valore. E' questo in sintesi il pensiero che il cardinale di Firenze, Giuseppe Betori, ha voluto tramettere nella sua tradizionale omelia dedicata alla giornata diocesana del malato.

Il discorso dell'arcivescovo arriva a pochi giorni dalla pubblicazione sul Repubblica di un reportage in cui un medico anonimo di Careggi raccontava le pressioni ricevuti da molti parenti di persone malate terminali, per porre fine "silenziosamente" al percorso terapeutico di cure che teneva ancora in vita i loro cari. 

Una prassi che secondo Betori "è quanto si cerca di imporre alla nostra società: basta leggere - ha detto il porporato - l'ossessiva campagna a favore dell'eutanasia, scatenatasi proprio in questa città in questi giorni, a partire da dichiarazioni il cui volto anonimo dovrebbe già squalificare chi le avrebbe rilasciate, ma ancor più chi vorrebbe imporcele come una verità e pretenderebbe che noi credessimo ad esse in ogni caso, senza che ne venga data la possibilità di verificarne l'autenticità".

Per attaccare la pratica dell'eutanasia Betori ha fatto ricorso al Vangelo della Trasfigurazione di Cristo