Cronaca

Assolto il presidente di Firenze Parcheggi

Era accusato di estorsione da 3 automobilisti che avevano dovuto pagare 237 euro per riprendere l'auto dopo aver perso il ticket. Il caso Pieraccioni

Il giudice per le udienze preliminari ha assolto il presidente Carlo Bevilacqua e il dipendente della società Maurizio Mugnai "perchè il fatto non sussiste".

La vicenda risale al 2014: secondo il regolamento della Firenze Parcheggi, se un automobilista perde il tagliando dell'area di sosta, è tenuto a pagare fino all'equivalente di tre giorni di parcheggio (quindi 237 euro). E se non salda il conto non può riprendersi l'auto. Regole severe segnalate anche dal regista e attore Leonardo Pieraccioni con un post sul suo profilo Facebook nel 2014: a lui era toccato sborsare 150 euro.

Ma alcuni automobilisti hanno ritenuto eccessiva questa misura e si sono rivolti alla procura che ha dato loro ragione: secondo il pm Luigi Bocciolini, la richiesta di Firenze Parcheggi poteva essere considerata "un esercizio arbitrario delle proprie ragioni con violenza sulle cose". Il tutto anche se il presidente di Firenze Parcheggi e il dipendente Mugnai, attraverso i loro legali, avevano a più riprese sottolineato che le sanzioni erano state innalzate all'inizio del 2014 perchè troppi automobilisti si presentavano alle casse dicendo di aver perduto il biglietto.

Oggi la decisione del gup che ha assolto entrambi da ogni accusa.