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Artigianato al Chiostro e la Sala del Perugino

La visita ad un mercatino di Natale diviene scoperta di un angolo delle città che nasconde la Chiesa e il Convento di Santa Maria Maddalena dei Pazzi

Week end dell'Immacolata con Mercatini, Fierucole, eventi e invasione di Babbi Natale in centro ma il mercato Artigianale e Naturalistico organizzato dall'Associazione Orti in Terrazza ha fatto scoprire a molti una chiesa poco frequentata, la Chiesa di Santa Maria Maddalena dei Pazzi.

L'Associazione che ha organizzato l'evento ha come fine il promuovere la cultura del verde pubblico e privato, giardini e orti verticali da terrazzo, quadri vegetali da interno, fazzoletti di orto a km zero e tutti i servizi inerenti all'argomento e accoglie anche prodotti e artigiani locali. Grazie però alla location ha decisamente promosso anche un angolo della città, meraviglioso, ricco di storia che in pochi han visitato.

All'ingresso del civico 58 di Borgo Pinti, un tappeto rosso e due alberini di Natale addobbati ad indicare un evento natalizio, entri con l'intento di guardare e girellare tra le bancarelle degli artigiani ma rimani incantato dal piccolo Chiostro e l'entrata della chiesa annessa al Convento di Santa Maria Maddalena dei Pazzi.

All'interno del convento si trova la Sala del Perugino da lui affrescata con l'importante dipinto della Crocifissione, San Giovanni, la Maddalena e i Santi Bernardo e Benedetto, affresco che era andato nel dimenticatoio per anni e che dopo il trasferimento delle Carmelitane e la soppressione del convento fu riscoperto. Curiosa la presenza di un passaggio sotterraneo che dalla chiesa porta alla Sala Capitolare che attualmente non è sempre fruibile e in alternativa è accessibile anche dal Liceo Michelangelo da via Colonna in giorni stabiliti.

E così tra ghirlande e decorazioni Natalizie, fiori e ornamenti, artigiani che lavorano pelli, pirografie su carta e legno e il Pizzo Chiacchierino curiosa e antica tecnica di lavorazione del filo, è possibile fare una visita guidata e conoscere la storia del Convento.

Il Convento fondato nel 1297 fu intitolato a Santa Maria Maddalena delle Convertite perchè sorgeva su una casa di accoglienza per donne di malaffare “repentite” che seguivano la regola di San Benedetto e pare che da qui la via abbia preso il nome di Borgo “Pinti”.

Vi si insediarono poi i Cistercensi e nel 1496 il Perugino affrescò la sala Capitolare con la Crocifissione.

Agli Inizi del 1600 subentrarono le Carmelitane di San Frediano a Cestello che portarono con sé le spoglie della consorella Maria Maddalena de’ Pazzi deposta nella Cappella Maggiore e da cui poi il convento prese il nome.

Il Chiostro del Sangallo invece deve il suo nome a Giuliano da Sangallo che ricostruì la struttura con suo progetto nel 1500.