Iniziano le operazioni di smontaggio di 6 dei 10 Putti di Andrea della Robbia collocati dal 1487 sulla facciata dell’Istituto degli Innocenti di Firenze. Il restauro di quello che da sempre è il simbolo nel mondo dell’Istituto sarà eseguito dall'Opificio delle Pietre Dure e avverrà in due fasi: la prima dall’11 al 15 maggio e la seconda in autunno.
Dopo accurate verifiche nei mesi scorsi è emersa la necessità di un intervento importante di restauro che è stato inserito nei lavori di riqualificazione del complesso monumentale il cui progetto originario porta la firma di Filippo Brunelleschi.
“L’Istituto ha un inestimabile patrimonio storico artistico, ed è esso stesso un’opera d’arte che appartiene a Firenze e al Paese intero. Nel corso degli ultimi anni sono state ben 23 le opere d’arte dell’Istituto "adottate" da cittadini, imprese, associazioni e istituzioni, grazie ai quali è stato possibile restaurarle e che saranno collocate nel nuovo Museo, e preziosi non solo dal punto di vista storico artistico, ma anche per quello che rappresentano, sono i 10 Putti di Andrea della Robbia che speriamo qualcuno desideri "adottare“.
Sei dei dieci Putti verranno subito rimossi e raggiungeranno quello già in fase di restauro all’Opificio e prelevato a ottobre. I rimanenti 3 putti di Andrea della Robbia, verranno messi in sicurezza la prossima settimana ma saranno restaurati a partire dal prossimo autunno.
L’ultimo intervento di manutenzione che ha coinvolto anche i Putti è stato ad opera dell’architetto Guido Morozzi all'interno degli imponenti lavori di restauro del complesso monumentale dell'Istituto e realizzati tra il 1966 e il1970 all’indomani dell’alluvione, mentre da materiale d’archivio, l’ultimo smontaggio delle sculture dei della Robbia risulta essere avvenuto durante la seconda guerra mondiale per difenderli dal fuoco nemico.