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Al Dalai Lama il sigillo della pace

Sua Santità è tornato a Firenze dopo 20 anni per partecipare alla terza edizione del Festival delle Religioni. Al Mandela oltre seimila persone

E' atterrato questa mattina all'Aeroporto Vespucci e poi si è diretto verso il Mandela Forum per parlare di pace e diritti. Dopo diciotto anni il Dalai Lama è tornato a Firenze invitato per il Festival delle religioni. Ad ascoltare il leader buddista tibetano sono presenti oltre 6mila persone, giunte da ogni parte d'Italia.

E il sindaco di Firenze, Dario Nardella gli ha consegnato, in apertura del festival, il sigillio della pace.

"Ho l'onore di consegnarle questa storica onorificenza adottata nel XV secolo dalla magistratura fiorentina come simbolo di pace e libertà, perché non c'e' libertà senza pace - spiega il primo cittadino -. Questo sigillo nel recente passato è stato consegnato a personalità di levatura internazionale. È un onore per una città che costruisce ponti e abbatte i muri". 

La strada del dialogo, aggiunge, "passa dalla cultura, come vero antidoto dell'ignoranza, quindi della paura e dell'indifferenza. Sempre di più deve esserci un contatto col diverso, con lo straniero, con il debole". 

"Esistono nel mondo tante religioni diverse, portatrici di filosofie diverse ma questa diversità è fondamentale, questo non è il problema. Questa situazione ci deve responsabilizzare tutti. E' possibile vivere in armonia e in pace nel mondo? Io vi dico di sì. Ad esempio in India, da più di mille anni, tutte le religioni e le culture convivono pacificamente da secoli. E' terribile vedere le religioni che predicano il conflitto". 

Ha detto il Dalai Lama intervenendo a Firenze alla giornata inaugurale della terza edizione del Festival delle Religioni. "Al mondo siamo un'unica comunità di 7 miliardi - ha aggiunto il Dalai Lama - e dobbiamo convivere insieme e dobbiamo sviluppare l'amore universale, la pace universale, il perdono universale".

A conclusione della mattina un public talk con il Dalai Lama organizzato dall'Istituto buddista e dalla Regione Toscana, con il saluto del governatore Enrico Rossi.