Lavoro

Un sit-in per ridare dignità al lavoro

I lavoratori toscani dell'Agenzia delle Entrate hanno dato vita a un presidio davanti alla sede di Firenze. L'agitazione è stata indetta dai sindacati

Investire sul personale e sulle strutture e incrementare il Fondo di produttività, invocando "una nuova stagione di progressioni economiche che valorizzi tutto il personale", e un confronto sui processi di riforma che non possono essere a costo zero, o l'occasione per un depotenziamento della macchina fiscale: queste le rivendicazioni dei lavoratori toscani dell'Agenzia delle Entrate, che oggi hanno dato vita a un presidio davanti alla sede di Firenze.

L'agitazione era stata indetta da Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Pa e Confsal, per “ridare dignità al lavoro svolto per contribuire ad una migliore qualità ed equità dell’azione dell’Agenzia”. 

La scorsa settimana si tenute svolte assemblee nelle sedi territoriali, mentre oggi in tutta Italia si sono svolte iniziative davanti alle sedi regionali dell’Agenzia e, a Roma, davanti al ministero dell’Economia e delle Finanze.

In Toscana i lavoratori dell'Agenzia delle Entrate sono circa 2.500. "Il nuovo direttore generale - sostiene Santi Bartuccio, segretario regionale Fp-Cgil Toscana - prevede una nuova riorganizzazione a noi del tutto sconosciuta: credo che sia assolutamente necessario che ci convochi, e spero che a breve ciò avverrà, e che in quella sede ci illustri il programma di riorganizzazione dell'agenzia".