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A rischio i "fochi" di San Giovanni

La Onlus che cura lo spettacolo pirotecnico nel giorno del patrono non ha abbastanza soldi e ha lanciato una campagna per raccogliere 120 mila euro

Per molti fiorentini la giornata del 24 giugno si svolge così: la mattina in piazza Santa Croce si disputa la finale del calcio storico, mentre la sera puntano tutti lo sguardo verso il piazzale Michelangelo nell'attesa che il cielo si illumini con i tradizionale fuochi d'artificio, ribattezzati i "fochi" di San Giovanni.

Ora però la società di San Giovanni Battista Onlus non e' in grado di donare i '"Fochi" per la festa del patrono e ha deciso di aprire una raccolta fondi. "Chiediamo a tutti - ha spiegato il presidente dell'associazione Franco Puccioni - un contributo libero, anche di un euro".

L'obiettivo è di quelli ambiziosi: raccogliere 120 mila euro necessari a coprire l'intera organizzazione della manifestazione. Le prime adesioni sono arrivate: i supermercati Unicoop Firenze e i mercati principali della città, San Lorenzo e Sant'Ambrogio, ospiteranno i banchini per la raccolta fondi, che saranno resi riconoscibili dall'hashtag #fochi2015. Non solo, la Cassa di Risparmio di Firenze ha già attivato un conto corrente ad hoc così come la Cassa di Risparmio di san Miniato e la Chianti Banca Credito Cooperativo.

Si tratta di un appello rivolto "al popolo di Firenze" ha detto Puccioni per trasformare un momento di crisi "in una opportunità: un momento di aggregazione più profonda che vede i fiorentini da passivi a soggetti attivi per la realizzazione dello spettacolo".