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A Firenze aumenta l'imposta di soggiorno

L'aumento delle tariffe scatterà a partire da inizio gennaio, secondo una stima di Palazzo Vecchio ci saranno oltre 4 milioni in più per i servizi

La giunta di Firenze ha approvato la variazione delle tariffe dell’imposta di soggiorno per il 2020. Dal 1 gennaio 2020 per chi soggiorna in strutture alberghiere ed extralberghiere con caratteristiche di civile abitazione, ovvero affittacamere, case appartamenti vacanze, B&B, residenze d’epoca, locazioni di immobili ad uso turistico, l’imposta vedrà un incremento anche di 1 euro a persona.

L'assessore al bilancio Federico Gianassi ha firmato la delibera che effettua la rimodulazione delle tariffe con le quali si prevede, a invarianza delle presenze turistiche, un incremento delle risorse da imposta di soggiorno di oltre 4 milioni di euro. La stima di entrata dall’imposta di soggiorno per l’anno 2019 è pari a 43,5 milioni di euro. L’assessore Gianassi ha commentato “La rimodulazione dell’imposta di soggiorno, coerente con le attuali previsioni della legge nazionale, consentirà all'amministrazione di avere a disposizione più investimenti per la città e tutto questo senza chiedere un euro in più ai fiorentini. Ovviamente sono disponibile a lavorare con le categorie economiche interessate per condividere la finalizzazione di queste nuove risorse”.

Alessandro Draghi, capogruppo Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio lo ha definito "un aumento profondamente sbagliato”. “Manca proporzionalità e troviamo iniquo che non si sia messo mano alle tariffe per gli hotel di lusso. Chi è disposto a spendere per un soggiorno in un hotel 5 stelle non ha certo problemi anche a pagare ulteriori 5 euro di tassa di soggiorno, diversamente chi preferisce situazioni più a buon mercato e le cerca sui portali online sicuramente ha più difficoltà da un punto di vista finanziario. E magari sceglierà di dormire a Sesto, Prato o in un comune limitrofo. Inoltre, come pensa l’assessore di ‘lavorare con le categorie economiche interessate per condividere la finalizzazione di queste nuove risorse’ visto che la decisione è già stata presa in Giunta?”.

Massimo Fratini, presidente commissione Bilancio a Palazzo Vecchio ha replicato "Quella sugli hotel a 5 stelle è una polemica pretestuosa da parte di Draghi. C’è un aspetto infatti che il consigliere dovrebbe conoscere, Firenze per legge non può superare il tetto massimo dell’imposta, a differenza di Roma e Venezia. È auspicabile che intervengano modifiche alla legislazione statale che equiparino a queste la nostra città e le concedano margini maggiori ma finora non è accaduto e questa è la situazione. Su questo tema l’amministrazione è in prima linea, sta lavorando ormai da tempo a convenzioni con Airbnb per l'emersione del sommerso e contemporaneamente all'interno di ANCI per una legislazione speciale e modulata per le città che hanno maggiori presenze turistiche. Infine, per iniziare a predisporre il bilancio 2020 è fondamentale mettere in campo iniziative fin da adesso con l’obiettivo di liberare risorse importanti senza mettere le mani nelle tasche dei fiorentini e la delibera va quindi in questa giusta direzione”.

L’imposta di soggiorno è stata introdotta nella città di Firenze dal 1 luglio 2011 e con tale voce di entrata il Comune di Firenze finanzia la gestione di musei, teatri, eventi culturali, biblioteche, nonché la manutenzione del patrimonio storico e monumentale, oltre al finanziamento del trasporto pubblico.