Politica

A Careggi per il SI', Sinistra italiana insorge

Petraglia e Sarti contestano l'assessore Saccardi e la dg Calamai per aver invitato alcuni medici ad un incontro pubblico per il Si' al referendum

La notizia dell'iniziativa a favore del Sì al referendum costituzionale organizzata dal deputato pd Federico Gelli e a cui ha partecipato anche l'assessore regionale alla salute Stefania Saccardi è stata pubblicata dal quotidiano La Nazione. Immediata la reazione della senatrice di Sinistra Italiana Alessia Petraglia e del consigliere regionale Paolo Sarti.

"Leggiamo di in’assemblea organizzata non dal Pd ma seguendo i consigli, ed i nominativi, di una dirigente della Asl, la dottoressa Calamai - si legge in una nota di Petraglia e Sarti -  Un comportamento inqualificabile, inaccettabile, degno di anni bui, quando la sanità era il sistema del consenso in tante parte d’Italia. Temiamo che il Pd abbia ormai preso tutti i vizi della vecchia politica, cercando invece di presentarsi come il “nuovo”: è solo il vecchio che cambia nome".

"Siamo stupefatti della sfrontatezza con la quale il Pd utilizzi ruoli e personale istituzionale per i suoi fini politici - proseguono gli esponenti di Sinistra Italiana nella nota - D’altra parte, la paura di non riuscire - come noi siamo certi - a far passare il referendum costituzionale li porta ad utilizzare qualunque mezzo, dall’occupazione delle tv all’uso smodato di risorse economiche che nessun altro partito in Italia può permettersi. Ma non gli basteranno".

"Quanto successo a Firenze dimostra, se mai ce ne fosse bisogno, il condizionamento politico della sanità toscana, usata come braccio armato del consenso - scrivono ancora Sarti e Petraglia - E non stupisce che dietro a questo evento ci siano due esponenti del Pd che da sempre parlano di innovazione e qualità, ma puntano sempre di più alla privatizzazione del settore: il deputato Federico Gelli e l’assessore regionale Stefania Saccardi".

"Per riparare al grave danno fatto, ora la dottoressa Calamai organizzi un evento anche per promuovere il no: sarebbe il minimo di “par condicio - conclusono - Ma un secondo dopo aver organizzato questo evento, la dottoressa Calamai si dimetta, come peraltro abbiamo come Sinistra Italiana già chiesto in Consiglio regionale. Chi ha ruolo da dirigente nella pubblica amministrazione è garante di tutti, deve tener separato il ruolo pubblico da quello politico. Chiediamo le dimissioni della dottoressa Calamai, e presenteremo una interrogazione parlamentare come Sinistra Italiana".