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Attualità martedì 26 giugno 2018 ore 15:35

Emergenza rifiuti, le aziende toscane in allarme

Appello al governatore Rossi: "La situazione del sistema dei rifiuti è estremamente critica, occorre un tavolo operativo regionale"



FIRENZE — “La situazione di estrema criticità che sta vivendo il sistema dei rifiuti urbani in Toscana rischia ormai di produrre momenti di vera e propria emergenza rifiuti". Con queste parole Alfredo De Girolamo, presidente di Confservizi Cispel Toscana, assieme ai presidenti delle aziende rifiuti ha lanciato l’allarme sull’emergenza rifiuti a livello regionale.

Secondo De Girolamo, l’emergenza deriva da "un quadro di disponibilità impiantistica non definito e oggetto di continui assestamenti, in assenza di un quadro di pianificazione e di gestione delle autorizzazioni certo". I gestori del servizio di igiene urbana a riguardo avevano già avuto un incontro in Presidenza lo scorso aprile ma poi niente è stato fatto. "Abbiamo dunque inviato una lettera al presidente della Regione Enrico Rossi e all’assessore regionale all’ambiente Federica per certificare un rischio di emergenza ormai imminente, se non verranno fatti passi avanti” ha detto De Girolamo.

“L’impasse impiantistica è un dato di fatto: la chiusura del termovalorizzatore di Pisa, il sequestro dell'impianto del Valdarno, di Case Passerini, i vincoli operativi imposti su San Donnino - ha spiegato ancora De Girolamo - A questo si aggiunge la messa in manutenzione di alcuni impianti (Montale) e l’indisponibilità momentanea di conferimenti fuori regione. Altri eventi sono annunciati o previsti: lo stop al termovalorizzatore di Montale nel 2023, di Livorno al 2021, della discarica di Terranova Bracciolini. Lo stesso ampliamento della discarica di Rosignano è fermo. I progetti di realizzazione di nuovi impianti di termovalorizzazione (Firenze, Scarlino) ancora fermi. Senza parlare delle difficoltà di conferire sostanza organica, fanghi di depurazione e la recentissima crisi della filiera dei rifiuti ingombranti. In questo quadro i gestori del servizio delle fasi di raccolta non riescono più ad operare in condizioni di normalità e tranquillità”.

Gli stoccaggi sono in questi giorni ormai saturi, e le conseguenze immaginabili sui servizi e le ripercussioni per i cittadini: “Occorre un tavolo operativo regionale unico da attivare immediatamente, insieme alle Ato, per definire un quadro di flussi certo e stabile nel breve e medio periodo, fino all’ approvazione del nuovo Piano Regionale di gestione dei rifiuti - ha concluso De Girolamo - I gestori sono pronti ad attivare tutte le soluzioni tecnicamente e giuridicamente possibili ma in un quadro di scelte e decisioni infrastrutturali chiaro".


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