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Cronaca mercoledì 04 luglio 2018 ore 12:23

Duccio ucciso da un commando pronto a tutto

MORTE DUCCIO DINI, 4 NUOVI ARRESTI DEI CARABINIERI - SERVIZIO

I carabinieri hanno rimesso insieme i pezzi della tragica domenica in cui il giovane è stato ucciso nel folle inseguimento tra rom. Sei gli arrestati



FIRENZE — I carabinieri di Firenze hanno arrestato altre quattro persone di etnia rom nell'ambito dell'inchiesta per la morte di Duccio Dini, il 29enne travolto e ucciso il 10 giugno a Firenze durante un folle inseguimento mentre aspettava al semaforo in sella al suo scooter. Gli arresti sono scattati all'alba e si aggiungono a quelli dei due rom già arrestati il giorno della spedizione, organizzata dal suocero del rom inseguito, un 43enne, per eliminarlo dopo una lite avvenuta al campo del Poderaccio. I quattro erano stati chiamati come rinforzi. Poi la folle corsa a 100 all'ora culminata in una serie di sbandate e nell'urto violentissimo che ha sbalzato di sella il giovane, morto il giorno successivo. Nello specifico, in manette sono finiti i conducenti di due delle vetture impegnate nell'inseguimento, accusati di omicidio volontario per la morte di Duccio Dini e di tentato omicidio nei confronti del un 43enne. Arrestati anche i due uomini a bordo di un furgone che che ha partecipato solo alle fasi iniziali dell'inseguimento, essendo poi stato bloccato dalla foratura di un pneumatico. Per loro l'accusa è solo quella di tentato omicidio

Le indagini hanno permesso di chiarire posizione e ruolo di ciascuno degli arrestati in quella maledetta domenica. "Un commando pronto a uccidere", ha detto procuratore capo di Firenze Giuseppe Creazzo i cui componenti anche dopo il terribile incidente hanno continuato a inseguire il 43enne rom con una mazza da baseball per portare a termine la missione. L'uomo, dopo l'urto che ha fatto incendiare la sua auto, si è rifugiato su un albero. 

Al momento dell'accaduto, al semaforo, era per caso ferma una pattuglia dei carabinieri, che ha prestato i primi soccorsi, rivelatisi poi putroppo inutili, al giovane travolto. 

Gli arrestati sono stati portati nel carcere fiorentino di Sollicciano. Ora le indagini, ha detto il procuratore Giuseppe Creazzo, vanno avanti per completare il quadro di quella maledetta domenica. 


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