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Politica mercoledì 04 ottobre 2017 ore 16:06

"A Signa pressioni enormi di Bambagioni"

Fabio Incatasciato

Immediata replica del segretario metropolitano del Pd Incatasciato al consigliere regionale che ha denunciato varie anomalie nel tesseramento Pd



FIRENZE — Nemmeno tre ore dopo che il consigliere regionale Paolo Bambagioni, esponente della corrente del Pd che fa capo a Michele Emiliano, aveva concluso la conferenza stampa in cui ha contestato varie anomalie al tesseramento del Pd in Toscana (vedi qui sotto l'articolo collegato con la dichiarazione video), è arrivata la replica del segretario del Pd metropolitano Fabio Incatasciato.

"Restiamo sbalorditi e sconcertati dalle dichiarazioni del consigliere regionale Paolo Bambagioni su presunte gravi irregolarità e truffe nel tesseramento del Partito democratico a Signa - scrive Incatasciato in una nota - La commissione congressuale metropolitana riunitasi ieri per certificare gli iscritti di ogni Unione comunale in vista dei congressi delle prossime settimane ha in realtà ricevuto una puntuale nota da parte del segretario signese Gabriele Scalini che ha rilevato pesanti anomalie tra i numerosi nuovi iscritti portati al partito appositamente da Bambagioni. Il consigliere regionale ha, nelle scorse settimane, fatto enormi pressioni, utilizzando in alcuni casi il personale della sua segreteria in consiglio regionale, affinché il partito di Signa e la Federazione gli facessero avere pacchi di tessere bianche da gestire direttamente, secondo una modalità assolutamente contraria all’attività dei Circoli e della federazione. Conseguentemente il segretario Scalini, nelle sue funzioni, ha aperto il circolo del partito mettendosi a disposizione di tutti coloro che volessero iscriversi. Gran parte di questi hanno mostrato di essere interessati solo a sostenere la causa del consigliere regionale e nonostante questo, sono stati tutti iscritti, tranne una decina di casi di persone davvero inconsapevoli di star aderendo ad un Partito. Scalini ha poi continuato il tesseramento, sempre direttamente lui, nella città e da tutte le persone che entro il 25 Settembre volevano iscriversi al Pd. Una modalità correttissima, da parte di Scalini, di grande pressione e arroganza invece da parte di Bambagioni, che ha organizzato vere e proprie truppe di aderenti che tuttavia il partito ha accolto nello spirito democratico che lo contraddistingue".

"Appaiono quindi in questo caso davvero assurde le accuse fatte da Bambagioni che peraltro usa una sede, il Consiglio regionale, per attaccare altri suoi colleghi, come la consigliera Monia Monni, che non hanno in questa vicenda in nessun modo agito per fare pressioni o intervenire sul tesseramento - prosegue Incatasciato - Mi sono occupato direttamente io di assistere il segretario Scalini e abbiamo aperto il partito a tutti. Il segretario di Signa Scalini ha dimostrato rigore, attenzione e onestà come forse mai avevo trovato in un dirigente in questi anni della mia segreteria. Ha fatto quello che deve fare davvero un segretario di circolo: ha gestito direttamente il tesseramento, non si è piegato a pressioni per far dare tessere in giro a caso, ha chiesto, nella sede del partito, ad ognuno davvero se volesse aderire al Pd per una scelta politica anziché perché portato da qualcuno". 

"Bambagioni è un consigliere regionale e non dovrebbe aver nessun ruolo nella gestione degli iscritti - conclude Incatasciato - Pur tuttavia ha assunto nei giorni scorsi, come abbiamo riportato alla commissione congressuale, un atteggiamento aggressivo, facendo pressioni su molti livelli del partito e alimentando una tensione mai vista in un comune sereno e ben governato come Signa. Che oggi Bambagioni venga a denunciare irregolarità è davvero paradossale. Peraltro ho sentito che ha parlato di truffa. Davvero ha sbagliato luogo e siamo in attesa di una pronta smentita o delle sue scuse. Nel Pd non si fanno truffe: cerchiamo di far crescere gruppi dirigenti e Gabriele Scalini, tra questi, ha compiutamente fatto il suo dovere. Cerchiamo ora di abbassare i toni; i congressi locali devono essere un momento di confronto (e la quasi totalità di candidature unitarie a Firenze vanno in questo senso), non un richiamo forzato come invece rischia di diventare questa contesa. A Bambagioni facciamo appello di fermarsi e riflettere, gli farebbe davvero bene".


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