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Attualità venerdì 19 maggio 2017 ore 10:49

Tassisti in sciopero, il Garante vuole i nomi

Dura presa di posizione dell'Autorità di garanzia per gli scioperi dopo le mobilitazioni di febbraio contro Uber. Nuova mobilitazione il 29 maggio



ROMA — A innescare la protesta dei tassisti a febbraio è stato l'inserimento nel decreto milleproroghe dell'emendamento Lanzillotta che rimanda al 31 dicembre 2017 il termine ultimo entro il quale il ministero delle Infrastrutture e dei trasporti dovrà emanare il provvedimento per mettere un freno all'esercizio abusivo del servizio taxi e di noleggio con conducente. Una proroga, appunto, che tra il 15 e il 21 febbraio scorsi ha fatto scattare la mobilitazione dei tassisti anche nel capoluogo toscano oltre che a Roma, Bologna, Cagliari, Genova, Milano, Napoli e Torino senza il preavviso previsto per legge. Cosa che, subito, ha destato l'attenzione del Garante per gli scioperi.  

Per l'Autorità di garanzia, le astensioni sono state "illegittime" e per questo ha chiesto ai sindaci i nominativi dei singoli che, non avendo svolto l'ordinario turno di servizio, hanno incrociato le braccia. Tutto questo per poter valutare le eventuali sanzioni da applicare. L'Autorità, inoltre, si legge in una nota, al termine del procedimento istruttorio e delle audizioni effettuate con le parti, ha ritenuto che la responsabilità dei comportamenti posti in essere non fosse ascrivibile ad organizzazioni sindacali o associazioni di categoria. 

"Prima di colpire in modo così esteso, sarebbe quantomeno più opportuno cercare di capire le ragioni ed i motivi della base", hanno però detto Federtaxi e Ugl-taxi. Ora Unica Taxi Cgil ha proclamato un'altra agitazione contro il governo per la fine del mese. "L'assemblea delle organizzazioni sindacali e delle centrali radio presenti ha votato parere favorevole per uno sciopero nazionale fissato per il 29 maggio che si concretizzerà nella sospensione del servizio nei porti, negli aeroporti e nelle stazioni, lasciando invariato il servizio altrove", ha spiegato il sindacato. 

Intanto il Codacons ha sollecitato i sindaci a collaborare con l'Authority: "Dovranno fornire l''elenco di chi ha manifestato in modo illegittimo" altrimenti "saremo costretti a denunciarli per omissione di atti d''ufficio".


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